Mensa.

"Dai che non te la cavi male!! Sicuramente meglio di questo tizio!" disse ridendo e indicando il primo ragazzo che aveva occupato il tavolo.

"Qualcuno mi tiri giù da qui!" disse dopo aver compreso veramente quello che stava facendo "va bene qualsiasi scusa! Dio che imbarazzo!".
una sua prerogativa era che elaborava lentamente le situazioni,. all'inizio si era divertito, ma appena era diventato oggetto di occhiatacce capì che doveva smetterla

"MA CHI SE NE FREGAAAAA!!!" urlò di risposta Arendhel. Occasionalmente lanciava anche lei a destra e a manca qualche dolcetto ma più che altro preferiva cantare e far finta che tutto quel rumore fossero le urla dei fan ad un suo concerto. Comunque alla fine ottennero un buon risultato: quasi tuuta la mensa era in subbuglio!

"io non sono abituato a queste cose!" urlò Axel in risposta. ormai la mensa era diventata un totale degenero e le varie cibarie volavano senza alcun ritegno e controllo.
Cercò di scendere dal tavolo ma una torta lo raggiunse in pieno volto.
"Alla banana non mi piace!" urlò "almeno tirate quelle cioccolato e panna!"

"Arrivano i prof! Tutti a riparo!!" Urlò subito dopo Arendhel e mentre scendeva trascinò con lei Axel e l'altro ragazzo di cui non conosceva il nome e si buttarono tutti sotto al tavolo accanto a Gil.
"Gil mi puoi passare un fazzoletto che mi hanno lanciato, credo un bignè, sui capelli?"

"ma che ho fatto di male......." disse mentre toglieva la torta dalla sua faccia con una stoffa che aveva trovato li accanto......ed era il vestito di Arend.
magari non se n'è accorta.... pensò.
"comunque sarà difficle non farci beccare, visto il macello che c'è qui dentro........a comunque qui ci sono anche dei professori? incredibile......."

"Già io non me ne ero ancora accorta.... Ma mi sa che fanno solo da soprammobili" disse Arend " E comunque si potrebbe lanciare un incantesimo che faccia sembrare che qui vada tutto a posto, che ne dite?"

Si sentiva soddisfato. Quella che prima era una calma, triste e desolata mensa ora somigliava più ad uno dei concerti rock a cui andava spesso. Smise di cantare e dimenarsi e senza che gli altri se ne accorgessero scese dal tavolo. Andò verso i tavoli dove erano poggiate le cibarie, vi frugò sotto e trovò magicamente una bottiglia di Budweiser e per di più bella fresca. Sfilò di tasca il suo fedele cavatappi e l'aprì.
Ne bevve un sorso, poi si voltò verso l'uscita lasciandosi il trambusto alle spalle. Accennò un sorriso ed uscì dalla mensa fiero del suo operato.